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Π Π Δneff × · × ... … attuale come sarebbe se...

spaziato

Spiegazioni


Qui puoi creare, controllare e correggere fasi e sottofasi del processo.

Definizioni:

Se sono state definite misure di sicurezza "potenziali", i valori che ne sono influenzati sono mostrati nel formato: valore attuale come sarebbe se..., dove il "valore attuale" è dovuto alle sole misure di sicurezza attive, mentre il valore "come sarebbe se..." è dovuto sia alle misure attive che a quelle potenziali.


Crea, esamina e correggi gli effetti dei fallimenti.

Definizioni:

Se sono state definite misure di sicurezza "potenziali", i valori che ne sono influenzati sono mostrati nel formato: valore attuale come sarebbe se..., dove: il "valore attuale" è dovuto alle sole misure attive, mentre il valore "come sarebbe se..." è dovuto sia alle misure attive che a quelle potenziali.


Il tasso atteso di eventi neff è il numero di pazienti per anno che ci si aspetta risentiranno dell'effetto dal fallimento.

È calcolato come segue. La probabilità Pocc che il fallimento si verifichi ("accadimento") è:

Pocc=Pocc,i·Πpmiss

dove Pocc,i=Pocc,i(Oi) e Πpmiss è il prodotto delle probabilità pmiss di tutte le prevenzioni aggiunte.

La probabilità che il fallimento si verifichi, non venga rivelato e generi il suo effetto è:

Peff=Pocc·Pmiss,i·Πpmiss

dove Pmiss,i=Pmiss,i(Di) e Πpmiss è il prodotto delle probabilità pmiss di tutte le barriere aggiunte. Infine, il tasso atteso di eventi vale:

neff=Peff·T·F·R

Dove T è il volume del processo (pazienti/anno), F è la frazione di pazienti coinvolti nella fase/sottofase corrente e R è il numero medio di ripetizioni per paziente della fase/sottofase corrente.


Qui puoi eseguire un'analisi FTA.

Procedura tipica:

  1. Definisci il volume T del processo (pazienti/anno) e i livelli di accettazione del rischio in "impostazioni".
  2. Definisci la lista dei possibili effetti avversi (sulla sinistra).
  3. Per ogni effetto, crea i fallimenti che potrebbero causarlo.
  4. Esamina il rischio associato ad ogni fallimento utilizzando le metriche disponibili (tasso atteso di eventi neff, tollerabilità del rischio). Se necessario correggi la valutazioni iniziale del rischio (S, Oi, Di).
  5. Decidi dove posizionare misure di sicurezza aggiuntive (può essere utile visualizzare l'albero d'errore premendo "Mostra diagramma").
  6. Crea le misure di sicurezza aggiuntive per i fallimenti il cui rischio deve essere mitigato.

Se sono state definite misure di sicurezza "potenziali", i valori che ne sono influenzati sono mostrati nel formato: valore attuale come sarebbe se..., dove il "valore attuale" è dovuto alle sole misure attive, mentre il valore "come sarebbe se..." è dovuto sia alle misure attive che a quelle potenziali. Similmente, la tollerabilità del rischio ("semaforo") è mostrata come (valore corrente)(come sarebbe se).


Definizioni dei parametri mostrati in questa tabella:

Se sono state definite misure di sicurezza "potenziali", i valori che ne sono influenzati sono mostrati nel formato: valore attuale come sarebbe se..., dove il "valore attuale" è dovuto alle sole misure attive, mentre il valore "come sarebbe se..." è dovuto sia alle misure attive che a quelle potenziali. Similmente, la tollerabilità del rischio ("semaforo") è mostrata come (valore corrente)(come sarebbe se).


Qui puoi confrontare costi e benefici determinati da tutte le misure di sicurezza aggiunte.
Una singola misura di sicurezza può agire su uno più fallimenti.

Definizioni:


Puoi associare a qeusto fallimento:


Seleziona le fasi che vuoi accorpare.

L'ordine della selezione è importante. Se F1 è la prima fase selezionata, F2 è la seconda etc.:

Casi particolari:


Seleziona gli effetti che vuoi accorpare.

L'ordine di selezione è importante. Se E1 è il primo effetto selezionato, E2 il secondo, E3 il terzo etc.:


Rivelabilità iniziale: quantifica la probabilità che il fallimento sia rivelato prima che generi un effetto avverso. Dipende dalle barriere inizialmente presenti ("barriere iniziali"). Puoi definire uno di questi due parametri (l'altro sarà calcolato automaticamente):


Probabilità di accadimento iniziale: la probabilità che il fallimento si verifichi ("accadimento") tenendo conto della causa e delle prevenzini iniziali presenti. Puoi definire uno di questi due parametri (l'altro sarà calcolato automaticamente):


Severità: severità di un fallimento.
È un numero da 1 a 10 (il suo significato è spiegato nella tabella delle scale S,O,D).



F: frazione di pazienti coinvolti nella fase/sottofase. 100% significa \"tutti i pazienti\".

R: numero medio di ripetizioni per paziente della fase/sottofase.


Qui puoi eseguire un'analisi FMEA del processo.

Procedura tipica:

  1. Specifica in "impostazioni" il volume del processo (pazienti per anno) e i livelli di tolleranza del rischio.
  2. Descrivi il tuo processo (a sinistra), come una lista di fasi e sottofasi, o come un diagramma di flusso.
  3. Per ogni fase/sottofase definisci i fallimenti che potrebbero verificarsi.
  4. Esamina il rischio associato ai fallimenti (a destra) usando una o più delle metriche disponibili (RPN, tasso atteso di eventi neff, tolleranza). Correggi la valutazione iniziale del rischio (S, Oi, Di) se necessario.
  5. Aggiungi misure di sicurezza (prevenzioni o barriere) ai fallimenti il cui rischio deve essere mitigato.

Se sono state definite misure di sicurezza "potenziali", i valori che ne sono influenzati sono mostrati nel formato: valore attuale come sarebbe se..., dove il "valore attuale" è dovuto alle sole misure attive, mentre il valore "come sarebbe se..." è dovuto sia alle misure attive che a quelle potenziali. Similmente, la tollerabilità del rischio (il "semaforo") è mostrata come (valore attuale)(come sarebbe se...).

  1. Valida la valutazione del rischio di fallimento utilizzanto gli incidenti che sono stati segnalati (funzionalità disponibile solo col "retrospective module").

Per documentare il progresso dell'analisi del rischio:


Qui puoi:

  1. Correggere la valutazione iniziale di rivelabilità (Di o Pmiss,i).
  2. Aggiungere barriere.

Definizioni:


Pmiss di un fallimento: la probabilià condizionata che, nonostante tutte le barriere presenti, il fallimento non sia rivelato qualora si verifichi. È calcolata come:

Pmiss=Pmiss,i·Πpmiss

Dove Πpmiss è il prodotto delle probabilità pmiss di tutte le barriere aggiunte.

Pmiss è una funzione invertibile del grado di rivelabilità D; D può sempre essere calcolato a partire da Pmiss, e viceversa.

Nota: se è stata definita almeno una barriera potenziale, i valori di Pmiss e D, così come tutte le funzioni in cui questi valori sono utilizzati (RPN, neff, Neff, Δneff) sono mostrati nel formato:

valore attuale come sarebbe se...,

Dove il "valore attuale" è dovuto alle sole misure attive, mentre il valore "come sarebbe se..." è dovuto sia alle misure attive che a quelle potenziali.


Puoi associare a questo fallimento:


Qui puoi:

  1. Correggere il valore iniziale della probabilità di accadimento (Oi or Pocc,i).
  2. Aggiungere prevenzioni.

Definizioni:

Pocc: probabilità di accadimento del fallimento. È determinata dalla probabilità di accadimento iniziale Pocc,i e da tutte le prevenzioni aggiunte.


Pocc: probabilità di accadimento del fallimento. È determinata dalla probabilità di accadimento iniziale Pocc,i e da tutte le prevenzioni aggiunte. È calcolata come:

Pocc=Pocc,i · Πpmiss

Dove Πpmiss è il prodotto delle probabilità pmiss di tutte le prevenzioni aggiunte. Pocc è una funzione invertibile di O; è sempre possibile calcolare O da Pocc e viceversa.

Nota: se è stata definita almeno una prevenzione potenziale, i valori di Pocc e O così come tutte le funzioni in cui questi valori sono utilizzati (RPN, neff, Neff, Δneff) sono mostrate nel formato:

valore attuale come sarebbe se...,

Dove il "valore attuale" è dovuto alle sole misure attive, mentre il valore "come sarebbe se..." è dovuto sia alle misure attive che a quelle potenziali.


Questa tabella mostra una panoramica di tutte le analisi del rischio disponibili.
Se un'analisi del rischio è presente in più versioni, sono mostrati i dati relativi alla versione più recente. Questi includono:



Una scheda degli incidenti è fondamentalmente una questionario..


Qui puoi gestire i dipartimenti/gruppi.


Un dipartimento/gruppo è un'entità che può essere usata per rappresentare qualsiasi unità nella tua organizzazione. Potrebbe essere per esempio un dipartimento, un team, un'unità operativa, una sede distaccata etc. Puoi:

Un analisi del rischio può essere associata a un dipartimento/gruppo tramite le sue impostazioni. In tal caso, l'analisi del rischio sarà visibile solo ai membri di questo dipartimento/gruppo.


Funzionalità disponibili nelle impostazioni dell'analisi del rischio:


Impostazioni generali per questa analisi del rischio:


La tabella degli incidenti fornische una panoramica degli incidenti che sono stati segnalati per questa analisi del rischio:



In questa pagina web trovi una panoramica sullo stato degli incidenti segnalati all'interno del gruppo di accesso indicato in alto a sinistra:


Per validare un fallimento:

  1. Specifica il fallimento selezionando la fase/sotto-fase nel processo e uno dei fallimenti al suo interno.
  2. Come primo passo, esamina il grafico "accadimenti" sulla destra.
    • Se gli accadimenti attesi () e segnalati ( ) sono compatibili, la valuatazione del tasso di accadimento O è corretta.
    • Se non sono compatibili, puoi modificare il tasso iniziale di accadimento Oi oppure, se ci sono prevenzioni aggiunte attive, la Pmiss di una di esse. Aggiusta questi valori finché il fit () si sovrappone alle segnalazioni ().
  3. Come secondo passo (procedi solo se il primo passo è stato completato!), esamina uno dei grafici "quasi-eventi" o "eventi". In questo esempio consideriamo il grafico degli eventi, ma la procedura è la stessa con i quasi-eventi:
    • Se gli eventi attesi e quelli segnalati sono compatibili, la valuatione della rivelabilità D è correct.
    • Se non sono compatibili, puoi modificare il valore di rivelabilità iniziale Di oppure, se ci sono barriere aggiunte attive, la Pmiss di una di esse.
    • Aggiusta questi valori finché il fit () si sovrappone alle segnalazioni ().
  4. Premi "salva" per aggiornare l'analisi del rischio con i nuovi valori.


Qui puoi gestire i modelli per le schede degli incidenti:

I modelli disponibili in questa libreria possono essere utilizzati per documentare e analizzare incidenti associati a qualsiasi analisi del rischio. I modelli obbligatori o opzionali per una certa analisi del rischio sono specificati nelle impostazioni dell'analisi del rischio.


Qui, come responsabile della sicurezza, puoi specificare in quali casi riceverai una notifica per posta elettronica a seguito dalla segnalazione di un incidente. Per ogni analisi del rischio a cui hai accesso puoi indicare:


Qui puoi esaminare e modificare la descrizione del processo visualizzato come diagramma di flusso.

Componenti dell'editor del diagramma di flusso:

Controlli in area di lavoro. Se selezioni una forma nell'area di lavoro, un gruppo di icone appare intorno ad essa. Queste icone permettono di:


  1. Ogni fase e sotto-fase nella lista è automaticamente associata a una forma nel diagramma di flusso.
    • Se una fase è creata nella lista, una forma di tipo "processo") è automaticamente aggiunta al diagramma di flusso.
    • Ogni fase con sotto-fasi nella lista è descritta da una forma di tipo "processo predefinito" con al suo interno un diagramma di flusso secondario. Per ogni sotto-fase creata nella lista, una forma di tipo "processo" è aggiunta al diagramma di flusso secondario.
  2. Ogni forma nel diagramma di flusso può essere associata a una nuova fase nella lista:
    • Se una forma nel diagramma di flusso viene associata a una fase, la nuova fase è aggiunta alla lista.
    • Se una forma in un diagramma di flusso secondario viene associata a una sotto-fase, la nuova sotto-fase è aggiunta alla lista.

Nota: quando una forma è aggiunta all'area di lavoro, non è inizialmente associata a nessuna fase e non ha un corrispettivo nella lista delle fasi. Similmente, non ha un corrispettivo nella lista delle fasi nemmeno gran parte del materiale grafico di un diagramma di flusso (collegamenti tra forme, colori, commenti).


Regole per la costruzione del diagramma ad albero ("fault tree"):

Un albero può essere visualizzato come una tabella (modificabile) o come un diagramma (che non consente modifiche). Puoi decidere di mostrare nell'albero tutte le misure di sicurezza, oppure solo quelle attive, non attive o potenziali.


Qui puoi pubblicare l'ultima versione di questa analisi del rischio. La pubblicazione può essere utile per "congelare" una versione e creare una documentazione formale. Una versione pubblicata non può più essere eliminata o modificata. Puoi comunque creare una nuova versione modificabile sulla base di una versione pubblicata.

Esempio: se pubblichi la versione 3 di una certa analisi del rischio, questa non può più essere eliminata o modificata. Puoi comunque creare una copia modificabile, che apparirà come versione 4.


Qui puoi stampare una relazione in formato pdf di questa versione dell'analisi del rischio. Il contenuto della relazione può essere personalizzato: